Origine:
Una minestra dalle orìgini toscane antichissime, che si narra fosse molto cara anche all'immenso Leonardo, che la gustava volentieri, da buon vegetariano, ogni volta che poteva. L'origine del nome è greca: deriva da καραβος che vuol dire barca a forma di guscio, ternmine che poi è passato ad indicare la zuppiera e in seguito, dal contenitore al contenuto, la zuppa. E' citata per la prima volta da Cristoforo Messisbugo nel "Libro novo nel quale s'insegna a far d'ogni sorta di vivande", dove si parla della carabazada.
Ingredienti:
- Sedano
- Carota
- Patate
- Piselli
- Uovo
- Mandorle
- Cannella
- Pane raffermo
- Sale
- Pepe q.b.
Procedimento
Tagliere finemente tutte le verdure, sbollentare a parte i piselli.
Mettere tutte le verdure coperte a filo d’acqua, salare e pepare leggermente e far sobbollire a lungo coperte. Aggiungere metà piselli passati e l’altra metà interi. Servire con pane raffermo, versare la carabaccia mescolando con scaglie di mandorle.
Preparare a parte un uovo in camicia e appoggiarlo sulla zuppa, spolverizzandolo leggermente con cannella.
Luoghi da visitare:
“La Carabaccia” degustabile nell'omonimo ristorante, grazie alla sua posizione offre la possibilità di visitare il Museo della Tortura e il Parco Enrico Fiumi.
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